Principi della procedura
L’Ombudsman esamina le condizioni e i documenti pertinenti
In qualità di mediatore neutrale, l’Ombudsman deve conoscere le posizioni di entrambe le parti. Con la sua esperienza e il dovuto distacco, egli analizza i diversi punti di vista. In linea di principio, l’Ombudsman delle banche tratta di una questione solo dopo che il cliente stesso ha presentato il suo reclamo per iscritto alla direzione o all’ufficio reclami della società finanziaria e ha dato a quest’ultimo la possibilità di prendere posizione sulle sue richieste e argomentazioni o di risolvere la questione. Se non è possibile raggiungere un accordo in questo modo, il cliente può sottoporre il suo incarto all’esame dell’Ombudsman.
L’Ombudsman si forma un parere indipendente
Per presentare una proposta di soluzione, l’Ombudsman può fare tutto ciò che ritiene necessario al fine di formarsi un’opinione libera e indipendente. L’Ombudsman richiede spesso un parere supplementare alla società finanziaria, allo scopo di avere un quadro più completo possibile della faccenda. L’Ombudsman, come la società finanziaria, è vincolato dall’obbligo di confidenzialità. Pertanto, egli richiede sempre il consenso del cliente prima di contattare la società finanziaria. Per consentirgli di completare la sua analisi, l’Ombudsman può anche richiedere al cliente ulteriori informazioni e documenti.
L’Ombudsman definisce la procedura da seguire
Se, dopo aver esaminato i documenti e le informazioni a sua disposizione, l’Ombudsman delle banche giunge alla conclusione che non vi sono indizi di comportamento inadeguato da parte della società finanziaria o se una mediazione appare inutile egli ne informa il cliente, di solito comunicandoli un parere scritto.
Se dall’esame dell’incarto emergono indizi di un comportamento inadeguato da parte della società finanziaria che ha causato un danno o uno svantaggio al cliente e se una mediazione non sembra essere sin dall’inizio senza prospettive di successo, l’Ombudsman contatta la società finanziaria.
Se la società finanziaria è disposta a effettuare una correzione adeguata, l’Ombudsman inoltra al cliente l’offerta transattiva. Il cliente deve poi decidere se risolvere la controversia accettando la proposta.
Se la società finanziaria rifiuta di offrire al cliente una soluzione nonostante la richiesta dell’Ombudsman, la procedura viene interrotta senza esito. L’Ombudsman informa allora per lettera il cliente della sua valutazione e ne trasmette una copia alla società finanziaria. Il cliente può quindi decidere se adire le vie legali o meno.
Se gli indizi di comportamento inadeguato da parte della società finanziaria non possono essere comprovati o se essa ne smentisce l’esistenza nell’ambito della procedura di mediazione, l’Ombudsman ne informa il cliente e pone un termine alla procedura. L’Ombudsman trasmette alla società finanziaria una copia della sua lettera di chiusura.
Se una situazione presentata in modo diverso dal cliente e dalla società finanziaria non può essere chiarita e non è possibile raggiungere una convergenza di posizioni, la controversia non può essere risolta nell’ambito della procedura dell’Ombudsman. L’Ombudsman ne prende atto nella sua lettera di chiusura e informa il cliente ch’egli è libero di adire le vie legali. Una copia di questa lettera è inviata alla società finanziaria.
Le risposte a varie domande sulla procedura sono disponibili anche sotto Domande frequenti
Inoltro dell’incarto (per posta o online)
I seguenti documenti devono essere presentati all’Ombudsman:
Importante: non presentare documenti originali all’Ombudsman, ma solo copie.
Dopo un primo esame dei documenti presentati, l’Ombudsman può chiedere al cliente di presentare ulteriori documenti.
Altre domande? Consultate le Domande Frequenti o telefonateci.
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