Conto bloccato per permesso di dimora scaduto
Il cliente si era attivato per ottenere un permesso di domicilio (Permesso C), poiché questo gli avrebbe conferito diritti più ampi rispetto al permesso di dimora (Permesso B). Egli aveva presentato la relativa richiesta all’autorità competente del suo cantone di domicilio e aveva ottenuto un attestato di soggiorno temporaneo valido per tre mesi per la durata della procedura. Poiché l’esperienza dimostra che le procedure per il rilascio di un permesso di domicilio possono necessitare di un certo tempo, quest’attestato viene rinnovato su richiesta se la procedura presso l’autorità competente è ancora in corso. Il cliente ha sostenuto che, ai sensi dell’art. 59 cpv. 2 dell’OASA (Ordinanza federale sull’ammissione, il soggiorno e l’esercizio di un’attività lucrativa), era autorizzato a soggiornare in Svizzera durante il procedimento e che durante questo periodo godeva di tutti i diritti connessi al Permesso B.
Nonostante il contesto e la chiara situazione giuridica, la banca ha bloccato il conto del cliente perché il suo permesso di dimora era scaduto durante il procedimento. Inoltre, la banca non ha risposto ai reclami del cliente, che erano inequivocabili. Questa situazione ha messo in seria difficoltà il cliente, che aveva bisogno dei fondi depositati sul conto per far fronte alle spese del suo quotidiano. Il cliente non aveva altri conti bancari.
Dopo aver esaminato l’incarto presentato dal cliente, l’Ombudsman ha contattato la banca. Egli le ha chiesto di verificare se, come sostenuto dal cliente, i suoi reclami non erano stati trattati e, in caso affermativo, di darvi seguito. L’Ombudsman gli ha inoltre chiesto di esaminare la possibilità di svincolare almeno una parte degli averi del cliente per la durata del procedimento necessario al rilascio del permesso di domicilio. Qualche giorno dopo, la banca ha sbloccato il conto del cliente. Essa ha quindi informato l’Ombudsman che una nuova verifica dell’incarto aveva rivelato un errore nell’analisi della situazione del cliente. La banca ha perciò contattato il cliente e gli ha comunicato che poteva utilizzare il suo conto senza particolari restrizioni in attesa del rilascio del permesso di domicilio.
Esistono situazioni in cui il blocco di un conto è inevitabile. Le ragioni possono essere molteplici. Poiché il blocco di un conto costituisce una grave violazione dei diritti del cliente, l’Ombudsman ritiene che la banca debba essere in grado di chiarire quanto prima la situazione che ha portato a tale misura e che quest’ultima debba essere revocata non appena vengano meno le ragioni che l’hanno motivata.