Apertura di un conto per la ditta individuale di una persona con Status S
L’interveniente aveva aperto un conto intestato a suo nome presso una banca in Svizzera. Tuttavia, come altre banche a cui egli si era rivolto, questa si era rifiutata di aprire un conto per la ditta individuale ch’egli intendeva sviluppare.
L’interveniente ha quindi contattato l’Ombudsman. L’Ombudsman gli ha allora spiegato che la libertà contrattuale è una componente essenziale del sistema giuridico svizzero. Nel settore bancario, questa libertà significa in particolare che una banca è libera di determinare, nell’ambito della propria politica commerciale, se intende avviare, mantenere o interrompere un rapporto commerciale con un cliente. In linea di principio, nessuno ha il diritto di aprire o mantenere un conto presso una determinata banca. L’Ombudsman ha inoltre spiegato all’interveniente che, a differenza di altre banche svizzere, PostFinance deve offrire l’apertura e la gestione di un conto per il traffico dei pagamenti, ossia un servizio per il traffico dei pagamenti coperto dal servizio universale, a tutte le persone fisiche o giuridiche con domicilio, sede o stabilimento in Svizzera (cfr. art. 32 cpv. 1 LPO [Legge sulle poste] e artt. 2 cpv. 2 e 43 cpv. 1 lett. a OPO [Ordinanza sulle poste]). Tuttavia, questo obbligo non è illimitato. Ai sensi dell’art. 45 OPO, PostFinance può rifiutare l’apertura o il mantenimento di un conto se la fornitura di questo servizio contravviene alle disposizioni nazionali o internazionali della legislazione sui mercati finanziari, sul riciclaggio di denaro o sugli embarghi, o se sussiste il rischio di gravi danni legali o di reputazione. Può inoltre rifiutare i servizi del servizio universale se il loro utilizzo comporta notevoli rischi finanziari per PostFinance o se il monitoraggio del rapporto con il cliente per adempiere ai propri obblighi di diligenza comporta costi sproporzionati per PostFinance.
L’Ombudsman ha quindi invitato l’interveniente a contattare le banche operanti nel suo cantone di domicilio. Egli gli ha pure consigliato di basare le sue richieste di apertura di un conto su un incarto sostanziato con le necessarie informazioni. L’Ombudsman ha inoltre suggerito all’imprenditore di presentare una richiesta di apertura a PostFinance. Egli ha tuttavia richiamato la sua attenzione sul fatto che il servizio universale comprende solo i servizi espressamente previsti dall’art. 43 cpv. 1 OPO, in particolare i servizi di pagamento nazionali in franchi svizzeri. Il servizio universale non comprende invece le operazioni di pagamento transfrontaliere che comportano trasferimenti in franchi svizzeri o in una valuta estera (art. 43 cpv. 1bis OPO). Di conseguenza, un conto offerto da PostFinance nell’ambito del servizio universale può essere inadatto a un’azienda che opera all’estero.
Qualche giorno dopo, l’interveniente ha contattato nuovamente l’Ombudsman. Egli lo ha informato del fatto che PostFinance aveva accettato di aprire un rapporto d’affari a nome della sua ditta individuale. Lieto di questa soluzione, l’interveniente ha ringraziato l’Ombudsman per i suoi consigli.